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Nuvolette
03:36
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Nuvolette (Fabrizio Frabetti)
Prati verdi, campi gialli, cieli azzurri,
nuvolette in mezzo al blu.
Guardo meglio e ci sei tu.
E’ l’estate dell’amore, ovunque vada non ci piove.
Nuvolette in mezzo al blu.
Sì, si sa che ci sei tu.
Verso sera siamo paglia arsa nel sole.
Dove sono, dove sono le parole?
La mattina è erba fresca di rugiada.
Si riparte, si riparte sulla strada.
Ho parlato con le stelle questa notte.
Tu dormivi come un angelo a metà.
Io pensavo che la vita è questa qua.
e gli ho chiesto dove andare, ancora un po’ e finiam nel mare,
forse è ora di tornare un po’ in città,
stiam fuggendo, stiam fuggendo la realtà.
Ma non c’è mai nessuna stella che risponda
quando fai discorsi strani a notte fonda.
Te ne stai seduto inquieto sul tuo cuore
e lui batte il tempo incerto di tornare.
Cieli azzurri, campi gialli, prati verdi,
nuvolette in mezzo al blu.
Sì, si sa che ci sei tu.
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2. |
Sogno alla frontiera
03:55
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Sogno alla frontiera (Fabrizio Frabetti)
La luna oggi non c'è.
Specchio il cielo in un caffè.
Sul fondo sta un pensiero.
La notte è un brodo nero, troppo caldo, troppo nero.
Pieno di timori
se i fantasmi vengon fuori.
Schiume incolori.
Silenziosi migratori.
Tirano il mattino
insieme al nostro fiato al finestrino.
I pensieri e le mani di là.
Oggi o domani, una voce che fa
c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo, c'è tempo
per ogni cosa che vorrai.
Liberi voli. Colline di fiori.
Carezze di erbe. Suoni e profumi.
C'è vento, c'è vento,
c'è vento, c'è vento
per salire in alto quanto vuoi.
Lacrime veloci in cambio di due baci.
Diserto dal calore:
in una notte dal deserto passo al mare.
La riga della strada ogni tanto porta a casa.
La radio fruscia allegra come un sogno alla frontiera
I pensieri e le mani di là.
Oggi e domani, una voce che fa
c'è tempo, c'è tempo,
c'è tempo, c'è tempo
per ogni cosa che vorrai.
Liberi voli. Colline di fiori.
Carezze di erbe. Suoni e profumi.
C'è vento, c'è vento, c'è vento, c'è vento
per salire in alto quanto vuoi.
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3. |
Il giorno perfetto
03:52
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Il giorno perfetto (Fabrizio Frabetti)
Cammini in un giorno niente male
scusa se sto qui a guardare
ma per quel che c'è da fare
dentro a un giorno perfetto...
il giorno perfetto...
Come per disposizione naturale ,
nell'estate che ci assale
due passi nell'amore.
Ecco il giorno perfetto.
L'alba è un uovo fresco.
La notte s'è rotta per noi,
è qualcosa da inventare.
Per quel che c'è da fare
potremmo dirci la la la la la la.
Ti immergi nella luce delle scale,
resto indietro per guardare
la tua ombra che traspare.
Sembra il giorno perfetto.
Il giorno perfetto!
Seguo i passi che si perdon tra le strade
dipinte dal pittore
dell'estate dell'amore.
Il giorno è perfetto
per sfiorarci con affetto
Su sfondi immensi per noi
a tinte sahariane
ritratti qui a sognare
e a sussurrarci la la la la la la.
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4. |
Pane e vino
03:39
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Pane e vino (Fabrizio Frabetti)
L'uomo in piedi si asciugava
al calore della fiamma.
Giacevano in un angolo, buttati su una sedia,
guanti e mani, bottoni da scintilla.
Indifferente rifletteva dentro al vetro,
reincontrava la sua faccia, il suo segreto
ed il tempo che passava
e la polvere, la polvere volava.
L’orologio si fermava,
concludeva ogni pensiero.
Qualche macchia di colore, nel buio della stanza,
si muoveva al più piccolo rumore.
Le voci si mischiavano dal vetro
ai silenzi sparsi attorno là vicino
tra rintocchi di campana,
Mentre dieci metri sotto due sirene
litigavano con i suoni della strada.
L'uomo in piedi serrava i suoi bottoni,
sorseggiava vino rosso.
Brandelli di pensieri, pane dentro al vino,
sanguinavano sinceri.
Gli occhi fissi, troppo inverno,
molti sbagli sul giornale del mattino
spesso e volentieri.
Brace e cenere dove prima era la fiamma:
amarezza, alito di vino.
La gente alla finestra, la frutta in strada,
i colori della festa,
che abbandonava.
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5. |
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Fra tutte le luci del mondo (Fabrizio Frabetti)
Sono uscito per guardare
la gente a fine luglio
le luci nelle case.
Sono uscito per giocare
con il buio della notte
con le sue cose da fare.
C'è una strada, va in collina
va su in cerca dell'anima.
Lo sapevo già da prima:
sapevo già
che da sopra quelle luci sono luci a metà.
Salgo più su
dove non ce n'è più
di stelle da cortile,
di pesci nel barile.
E brillanti si addensano luci negli occhi
per linee orizzontali.
Corrono dei fari
sulla linea che divide tutto e niente,
tutto e niente,
deserti di campagne, strade piene di gente.
E la mia posizione è un po’ insidiosa, come sai:
salgo e scendo dal mondo e rincorro tutti i guai.
Mentre salgo più su. Salgo più su.
E la mia posizione è un po' scabrosa, tu lo sai:
fra tutte le luci del mondo non mi sento a casa mai.
E la mia posizione non riposa, capirai:
fra tutte le luci del mondo, non poter brillare mai.
E sono uscito per guardare, sono uscito per giocare...
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6. |
Verso casa
03:20
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Verso casa (Fabrizio Frabetti)
Quasi ritorno verso casa.
E inizia il giorno sulla strada.
Fossi addormentati, campi coltivati.
La memoria si fa terra ormai.
Lavori mai ripresi, giudizi sospesi.
Luci inutili di giorno,
ponti sulla strada del ritorno.
Anche i tuoi passi nell'aurora.
Visioni perse, antiche mura.
Case sgretolate, vicende complicate.
Incroci e giravolte, luci sulle svolte.
Gli occhi van lontani in cerca di momenti umani
fra le macchine che ho intorno,
parcheggiate mentre aspettan che sia giorno.
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Fabrizio Frabetti Parma, Italy
Scrive storie, canzoni e musica. Racconta, canta, ascolta musica italiana e Black music, blues, soul, jazz vocale, pop
inglese e cantautori americani. Suona chitarre, bassi elettrici, programma macchinari, orchestra archi.
Diplomato in canto Jazz/Popular con Lorena Fontana e Rossana Casale.
Collabora con Ellade Bandini. Album pubblicati: "Uh!" (2010), "Verso casa" (2017), Intervallo (2020).
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